Nuova Riveduta:

1Re 21:27

Gr 23:29; Sl 78:34-38; Gn 3:4-10; Is 66:2
Quando Acab udì queste parole, si stracciò le vesti, si coprì con un sacco, e digiunò; dormiva avvolto nel sacco, e camminava a passo lento.

C.E.I.:

1Re 21:27

Quando sentì tali parole, Acab si strappò le vesti, indossò un sacco sulla carne e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa.

Nuova Diodati:

1Re 21:27

Quando Achab udì queste parole, si stracciò le vesti, si coperse il corpo con un sacco e digiunò; si coricava avvolto nel sacco e camminava dimesso.

Riveduta 2020:

1Re 21:27

Quando Acab ebbe udito queste parole, si stracciò le vesti, si coprì il corpo con un sacco, e digiunò; dormiva avvolto nel sacco, e camminava a passo lento.

La Parola è Vita:

1Re 21:27

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Re 21:27

Quando Achab ebbe udite queste parole, si stracciò le vesti, si coperse il corpo con un sacco, e digiunò; dormiva involto nel sacco, e camminava a passo lento.

Ricciotti:

1Re 21:27

Acab avendo udito tali parole si stracciò le vesti, si coprì la carne col cilicio, digiunò e dormì con un sacco e se ne andava a testa bassa.

Tintori:

1Re 21:27

ma quando Acab ebbe udite queste parole, stracciò le sue vesti, coperse la sua carne con un cilizio, digiunò, dormì ravvolto nel sacco, e camminò a capo basso.

Martini:

1Re 21:27

Ma Achab avendo udite queste parole, stracciò le sue vestimenta, e coperse la sua carne di cilizio, e digiunò, e dormì involto nel sacco, e andava col capo basso.

Diodati:

1Re 21:27

E quando Achab ebbe udite quelle parole, stracciò i suoi vestimenti, e si mise un sacco sopra le carni e digiunò, e giacque in sacco, e camminava a passo lento.

Commentario abbreviato:

1Re 21:27

17 Versetti 17-29

Il beato Paolo si lamenta di essere stato venduto al peccato, in Rom 7:14, come un povero prigioniero contro la sua volontà; ma Acab era consenziente, si è venduto al peccato; per scelta, come atto e azione propria, ha amato il dominio del peccato. Izebel, sua moglie, lo incitava alla malvagità. Acab viene rimproverato e il suo peccato gli viene messo davanti agli occhi da Elia. È molto miserabile la condizione di quell'uomo che ha fatto della parola di Dio un suo nemico; e molto disperata quella di chi considera i ministri di quella parola suoi nemici, perché gli dicono la verità. Acab indossò l'abito e la veste di penitente, ma il suo cuore era intatto e immutato. Il pentimento di Acab era solo quello che poteva essere visto dagli uomini, era solo esteriore. Questo incoraggia tutti coloro che si pentono veramente e che credono sinceramente al Santo Vangelo: se un finto penitente parziale andrà a casa sua ripreso, senza dubbio un sincero penitente credente andrà a casa sua giustificato.

Riferimenti incrociati:

1Re 21:27

Ge 37:34; 2Re 6:30; 18:37; Gion 3:6
2Sa 12:17; Giob 16:15; Is 22:12; 58:5-8; Gioe 1:13
Is 38:15

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